Introduzione - "Percorso di educazione emotiva per bambini e genitori … che credono ancora nella magia delle emozioni".
Un giorno il caldo Sole disse
alla Luna: “Se io non ci fossi, le piante non crescerebbero più, sulla terra tutto
si ghiaccerebbe! Sono molto importante io!”, e la pallida Luna rispose “Se
mancassi io, gli animali e le persone non andrebbero mai a dormire, ci sarebbe
sempre caos e azione e mai un momento in cui fermarsi e ricaricarsi!”. “Si ma
io sono più importante di te perché ….” continuò il paffuto sole, “… il mio
lavoro però serve anche a ….” replicò la romantica Luna; e così via a discutere
su chi fosse più o meno importante tra i due, di chi si potesse fare a meno…
senza accorgersi di essere entrambi una faccia importane di una stessa
medaglia: la vita.
Così come Sole e Luna, Logos
(ragione) e Phatos (sentimento), allo stesso modo sono due parti complementari
dell’individuo: due componenti fondamentali che permettono alla singola persona
di svilupparsi in un essere umano davvero “completo”.
Cosa sarebbe un uomo tutta
Ragione? Un macrocefalo su due gambe che fa calcoli e previsioni come un computer!
E cosa sarebbe un altro tutto sentimento? Un cuore ambulante che si fa
trasportare dagli stati d’animo senza una logica!
I sentimenti stimolano i pensieri,
i comportamenti, l’agire umano e i pensieri, i comportamenti, l’agire umano
stimolano i sentimenti.
Negli ultimi anni si sta
assistendo sempre più, e chi lavora nelle scuole e a contatto con i bambini lo
sa bene, ad un progressivo impoverimento emotivo, una crescente diseducazione a
parlare di emozioni, riconoscerle, empatizzare con i sentimenti dei propri
compagni o familiari. Le cause di questa tendenza sono da ricercarsi a più
livelli:
-
latitanza dei genitori, figure sempre più assenti
nella vita dei figli e sostituite da “tate” digitali ed anaffettive: tv e
videogiochi
-
stili educativi basati sull’eccessivo permissivismo
-
contatti umani (carezze, abbracci, complimenti)
che viaggianono quasi esclusivamente via web ma che mancano poi fisicamente
-
regole sociali che promuovono la superiorità
della cognizione sull’affettività (ex: L’uomo che non deve chiedere mai – Chi
piange è un debole, ecc.)
Bambini che diventeranno adulti
indifferenti, freddi, anaffettivi e razionalizzanti perché non si è insegnato
loro ad entrare in contatto con un mondo interiore fatto di emozioni piacevoli
e spiacevoli, fatto di gioia, tristezza, rabbia, paura, amore e molto altro. E
così via, come un cane che si morde la coda, di genitore in figlio, il modello
verrà tramandato, molto spesso, senza aver la consapevolezza di non essere
capaci di “emozionarsi”, di non saper nominare le mozioni, di non saper
rispondere a una semplice domanda: “Come ti senti adesso?”. E’ sorprendente
ascoltare le risposte che molti pazienti mi danno: “Bhe, oggi abbiamo discusso
di …, la giornata è stata terribile, il lavoro molto impegnativo, con mio
figlio non so cosa fare, ecc.” senza riuscire a nominare una singola emozione
anche quando la domanda è posta più volte, e senza mai nemmeno accorgersene.
Con questa breve introduzione si
intende proporre, a tutti i genitori, un mini corso di educazione alle emozioni
che fornirà spunti, attività e spiegazioni per insegnare e/o imparare con il
proprio bambino ad emozionarsi un po’, a vivere la vita con la “pancia” e non
solo con la “testa”, a scoprire un mondo sommerso che ognuno di noi possiede ma
che spesso è messo da parte.
Ogni mese
verrà pubblicato un articolo che prenderà in esame una particolare emozione, ne
verrà data una breve introduzione teorica e si proporranno delle attività da
svolgere per entrare in contatto con tale emozione.
Siete pronti per questo viaggio
dove i piloti saranno i vostri bambini?