Sempre più spesso si sente parlare di nuove figure emergenti che a volte hanno nomi inglesi e di difficile interpretazione, per esempio: il COUNSELLOR o il COACH, di cui poi se ne possono distinguere un'infinità di tipologie: counsellor relazionale life coach, personal coach, smiling coach, career coach, business coach, ecc.
Proviamo a fare un po' di chiarezza.
Cos'è il counselling?
Il termine COUNSELLING compare negli U.S.A. in ambito psicoterapeutico attorno al 1940, grazie a grandi psicologi: Carl R. Rogers e Rollo May. Il COUNSELLING è uno strumento (un tipo di colloquio) volto a orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità e risorse del cliente, promuovere un atteggiamento attivo, propositivo e che stimoli le capacità di scelta.
Chi è il counsellor?
E' un professionista che favorisce la ricerca di soluzioni a specifici problemi di natura non psicopatologica, aiuta a prendere decisioni, gestire crisi, migliorare relazioni, sviluppare risorse, promuovere e sviluppare la consapevolezza personale e comportamentale.
Qual è la sua formazione?
Il counselling è uno strumento psicologico, quindi, a tutti gli effetti lo psicologo è un counsellor in quanto utilizza uno strumento proprio della sua professione. Tuttavia non è sempre così, infatti, a partire dagli anni ‘80, in Italia inizia a prendere piede una nuova figura : il COUNSELLOR appunto, e nuovi corsi di formazione che NON sono la laurea in psicologia.
Questi corsi sono generalmente articolati su tre anni (alcune scuole propongono un totale di 120 ore di lezione spalmate in tre anni di corso). La frequenza è, generalmente di 1 week end al mese più il tirocinio.
A chi si rivolgono questi corsi?
Testo tratto dal sito http://www.scuoladicounseling.org/destinatari/ in data 29/10/2018.
“La scuola è rivolta a tutti quelli che desiderano migliorare la propria capacità di comunicare con se stessi e con gli altri in tutti gli ambiti della vita, coloro che operano nell’ambito psico-socio-sanitario. Assistenti sociali – educatori – insegnanti – psicopedagogisti – formatori – consulenti – infermieri – animatori – leader – manager – selezionatori e formatori del personale – direttori e assistenti di comunità infantili – fisioterapisti – volontari – laureandi in scienze umanistiche e tutti gli operatori front-line in contatto con il pubblico.”
Quali sono i criteri di accesso a queste scuole?
Testo tratto dal sito http://www.sintema.info/la-scuola-di-counselling-professionale/formazione in data 29/10/2018.
"titolo di studio corrispondente almeno alla licenza di scuola superiore, accompagnato da significative esperienze in campo sociale e educativo" e poi ovviamente titoli universitari.
Di cosa si occupa?
Testo tratto dal sitohttp://www.scuoladicounseling.org/professione-counselor/in data 29/10/2018.
Il Counselor () potrà accompagnare il cliente nella scoperta delle proprie risorse al fine di affrontare, gestire e sciogliere i conflitti presentati. () Settori educativi e scolastici, sanitari e sociali, aziendali, carcerari e sportivi. () Adolescenti, () genitori e () famiglie o () insegnanti. () strutture sportive, centri benessere, ambiti sanitari e aziendali.
Quali strumenti usa?
Il counsellor psicologo utilizza gli strumenti propri della sua professione, il counsellor non psicologo utilizza il colloquio.
Come verificare la sua identità?
Per lo svolgimento della professione non è richiesto un Esame di Stato che certifichi il possesso delle competenze e non esiste un registro/albo a carattere nazionale, ma differenti albi e registri a cui si può iscrivere in modo volontario.
La prossima settimana concluderemo il nostro percorso alla scoperta delle figure professionali nel mondo PSI, con la figura del coach.