Non sempre occorre iniziare una terapia o un percorso, qualche volta un solo colloquio può essere sufficiente.
Ci sono persone che per svariati motivi non se la sentono di intraprendere un percorso strutturato e regolare: lo ritengono troppo impegnativo, non è per loro il momento giusto, desiderano restare ad un livello più superficiale, non vogliono riprendere una strada già precedentemente percorsa ecc. ecc..
Capita che un paziente possa portare allo psicologo il bisogno di chiarirsi le idee su una specifica situazione o quesito, molto ben definito e che non necessita tanti approfondimenti, per esempio potrebbe chiedere: "Mi succede questo... Mi sa dire se si tratta di un attacco di panico?" oppure "di un episodio di depressione?", ecco allora che non servono più colloqui per rispondere si o no, cosa invece diversa dal trattamento per comprendere e risolvere tale problematica.
Capita però anche che alcuni pazienti abbiano bisogno di un terapeuta per un solo colloquio perchè sentono il bisogno di lasciare nello studio del professionista un pesante fardello che si portano dietro da tempo e che non possono condividere con altri, e che non vogliono nemmeno affrontare in quel dato momento. Ecco che "consegnare" lo scomodo "pacco" a qualcuno può far sentire già meglio. Qualcuno potrebbe chiedersi? "Ma una volta consegnato il pacco non bisogna aiutare il paziente a guardarci dentro?". Io rispondo: "Dipende.", sicuramente lo chiederò al mio paziente, cercherò di comprendere le sue motivazioni, farò luce sulle possibilità da intraprendere, ma poi lascerò che lui scelga cosa è meglio per sè in quel momento. Il mio "magazzino psicologico" è aperto a lungo termine, e ci si può sempre tornare in un secondo momento ... o ma più.
Capita che un paziente possa portare allo psicologo il bisogno di chiarirsi le idee su una specifica situazione o quesito, molto ben definito e che non necessita tanti approfondimenti, per esempio potrebbe chiedere: "Mi succede questo... Mi sa dire se si tratta di un attacco di panico?" oppure "di un episodio di depressione?", ecco allora che non servono più colloqui per rispondere si o no, cosa invece diversa dal trattamento per comprendere e risolvere tale problematica.
Capita però anche che alcuni pazienti abbiano bisogno di un terapeuta per un solo colloquio perchè sentono il bisogno di lasciare nello studio del professionista un pesante fardello che si portano dietro da tempo e che non possono condividere con altri, e che non vogliono nemmeno affrontare in quel dato momento. Ecco che "consegnare" lo scomodo "pacco" a qualcuno può far sentire già meglio. Qualcuno potrebbe chiedersi? "Ma una volta consegnato il pacco non bisogna aiutare il paziente a guardarci dentro?". Io rispondo: "Dipende.", sicuramente lo chiederò al mio paziente, cercherò di comprendere le sue motivazioni, farò luce sulle possibilità da intraprendere, ma poi lascerò che lui scelga cosa è meglio per sè in quel momento. Il mio "magazzino psicologico" è aperto a lungo termine, e ci si può sempre tornare in un secondo momento ... o ma più.
Per quanto riguarda il mio modo di lavorare, ritengo che ascoltare le esigenze del paziente sia il primo passo importante da compiere per essere un buon terapeuta, e se l'esigenza di un paziente è quella di venire solo una volta o due, perchè no? In questo unico incontro è importante fare una buona analisi di realtà rispetto alle aspettative portate e al tempo che il paziente è disposto a dedicarsi, e restituirla in modo esplicito ed esaustivo in modo che non ci siano incomprensioni di sorta.
Mettere una cornice chiara ad ogni processo permette di non perdere la rotta.
Settimana prossima vedremo nel dettaglio la TERAPIA SISTEMICO FAMILIARE ALL’INDIVIDUO, ALLA COPPIA, ALLA FAMIGLIA o COUNSELLING PSICOLOGICO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE. Se proprio non riesci ad aspettare clikka qui e continua leggere. Arrivederci!