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lunedì 9 ottobre 2017

Giochi, giocatori e giocolieri

Cosa hanno in comune Erik Berne e Sophie Kinsella? Praticamente nulla ... anzi solo il titolo di un libro e il sapere che nella vita ognuno fa il proprio gioco!



Lui nasce nel 1910, canadese di nascita e americano d'adozione, lei vede la luce nel 1969 a Londra dove vive tutt'ora; maschio, psicologo e padre dell'analisi transazionale lui, femmina, laureata in economia e scrittrice di romanzi rosa lei.
Cosa hanno in comune Erik Berne e Sophie Kinsella? 
Praticamente nulla ... anzi solo il titolo di un libro e il sapere che nella vita ognuno fa il proprio gioco!

"A che gioco giochiamo" di Berne, è un classico della psicologia in generale e transazionale nello specifico; attraverso l'accurato uso di linguaggi propri dell'ambito ludico (per esempio le parole premio, ricompensa, perdita) e sociale (per esempio le parole carezza, punizione, genitore, bambino) l'autore analizza le relazioni e le interazioni umane evidenziando come ciascun individuo (o giocatore per l'appunto) si collochi in uno specifico ruolo (per esempio quello genitoriale, del bambino o dell'adulto) o posizione, connotato da caratteristiche peculiari, rispetto al proprio interlocutore. Berne evidenzia una ristretta gamma di ruoli: genitore, bambino ed adulto per la precisione; e una limitata cerchia di interazioni, chiamate giochi (per esempio individua i giochi coniugali, sessuali, di società, ecc). Attraverso la minuziosa analisi verbale e comportamentale di ciascuna parte è possibile comprendere in che modo ognuno contribuisca al mantenimento del proprio ed altrui ruolo o gioco. Il contributo di Berne, è a mio parere una chiave di lettura fondamentale in ogni relazione terapeutica ... ma anche personale.

Completamente differente e di altro genere il libro della Kinsella, che si caratterizza per essere una lettura piacevole e leggera. Sullo sfondo di un campo da tennis non si giocherà una semplice partita, ma una molto più intima e personale, la storia delle vite di tre coppie di coniugi: Patrick e Caroline, Stephen ed Annie, Charles e  Cressida, un padre, Don e sua figlia Valerie. Ognuno ha un motivo per partecipare al week end organizzato dal padrone di casa, ciascuno dovrà giocare un ruolo già immaginato dagli altri. Ma le cose non sempre vanno come pronosticate ... il colpo di scena è in agguato e gli altarini da scoprire sono un piccante pettegolezzo. Ben scritta la trama sul sito di ibs.

In modo più psicologico e tecnico da un lato, più frivolo e leggero dall'altro, entrambi gli autori evidenziano come nella vita ci sia sempre un ruolo da impersonare e un gioco da giocare. A seconda dell'uso che ne potrete fare e dello scopo per cui lo leggerete, vi auguro buona lettura!