3° parte - "Percorso di educazione emotiva per bambini e genitori …
che credono ancora nella magia delle emozioni".
Bimbo:
“Mamma che cos’è la gioia?”
Mamma:
“E’ qualcosa che nasce nella pancia e si
espande a tutto il corpo, è piacevole, molto intensa, si prova quando hai
ottenuto ciò che desideri. Può durare a lungo o essere più breve, può comparire
per qualcosa che avviene al di fuori di te (per esempio rivedere un caro amico
dopo tanto tempo, aver vinto una gara sportiva, andare al parco divertimenti
che ti piace di più dopo averlo desiderato tanto), oppure dentro di te (per
esempio avere un pensiero in un certo momento, o sentirti particolarmente bene
una mattina). Puoi chiamarla allegria o felicità, comunque sia, essa è un’
emozione.”
Ecco
una breve e semplice spiegazione che può essere data a un bimbo per spiegar lui
cosa sia la gioia, e poi…via con una serie di esempi per rinforzare l’idea e
permettergli di riconoscerla meglio!
Perché può essere
importante far sì che un bambino sperimenti questa emozione già in tenera età?
Secondo
alcuni studi, persone che hanno fatto esperienze di questa emozione, sin da
piccoli, riescono con maggiori probabilità a riviverla più volte nel corso della
loro vita, e a superare con maggior facilità momenti di sconforto, depressione
e paura poichè non danno così tanta importanza a tali emozioni.
Quando un bambino comincia
a sperimentare la gioia?
Nei
bambini, sembra che la gioia compaia già all’età di 12 mesi, tuttavia il
piccolo seppur in grado di provarla, non è ancora in grado di capire che in un
preciso istante sta vivendo quel particolare sentimento; in pratica la vive
fisicamente ma non vi è la corrispondente rappresentazione cognitiva. Infatti,
pur essendo il bimbo a sperimentare l’emozione, sono le persone che gli stanno
accanto ad accorgersi che lui la sta vivendo; questo è possibile attraverso
segnali precisi quali le espressioni del volto, in particolar modo il sorriso,
e il riso, e anche grazie al movimento concitato di mani e piedi.
L’emozione dei bimbi è
autentica, quella degli adulti … non sempre
Quando
sul volto di un bambino compare un sorriso, esso indica che il bimbo sta
sperimentando in quel momento un’emozione vera, autentica. Crescendo, questa
genuinità, per svariate motivazioni, nel tempo sfuma, tanto da far si che a
volte le persone fingano di provare una particolare emozione. Nel mondo degli
adulti, infatti, ci si può trovare davanti a sorrisi di circostanza o convenienza,
i cosiddetti sorrisi falsi che non corrispondono ad una reale emozione di
gioia, e che possono essere facilmente smascherati solo dei più esperti. (Alcuni
studi di laboratorio hanno mostrato come adulti e bambini possano riconoscere
con facilità immagini di persone che mostrano sorrisi autentici e sorrisi
falsi; tale abilità però non sembra essere applicata alla vita di tutti i
giorni, durante la quale la nostra attenzione è attratta da una serie diversa
di elementi stimolo). Un piccolo trucco per riconoscere un sorriso autentico da
uno falso è prestare attenzione ad alcuni elementi chiave: l’utilizzo del
muscolo orbicularis oculi e i tempi di comparsa e scomparsa del sorriso sul
volto. Se quando una persona vi sorride le si formano tante pieghette attorno
agli occhi, e il suo viso impiega qualche secondo per aprirsi in tale
espressione ed altrettanto tempo per farla svanire, per farla molto semplice,
vi trovate davanti ad un vero sorriso!
Ok!
Lasciamo ora il posto ad alcune attività da fare per divertirvi con il vostro
bambino!!
Clicca qui per scaricare le schede delle attività:
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79ZmY4SE9hQTZXOGM/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79SlpWZkdlZEpnbFU/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79aW9zeGdjbU96NWs/view?usp=sharing
ISTRUZIONI E RIFLESSIONI
PER LE ATTIVITA’ PROPOSTE
Scheda n.1 – L’attività ha lo scopo di attivare il
bambino con tutti i sensi su di un’esperienza di gioia. La consegna potrebbe
essere questa: “In questa scheda puoi completare il quadro della gioia e poi
appenderlo in camera tua, oppure conservarlo in un libro…come preferisci. Sulla
cornice disegna, colora, incolla o scrivi i colori, gli odori, le cose, i
sapori, le parole che associ alla felicità. Puoi disegnare tu, oppure
ritagliare immagini dai giornali, dalla scatola delle merendine, da dove vuoi….
Al centro invece, ti chiedo di disegnare o raccontare un episodio in cui sei
stato molto, molto felice! Buon divertimento!”
Scheda n. 2 - Con
questo gioco si vuole far riflettere il bambino sulle persone che,
quotidianamente, egli incontra e che in modi diversi lo aiutano a provare
gioia. Una modalità per proporre la scheda potrebbe essere questa: “Tutti i
giorni, nei luoghi in cui ti rechi, incontri qualcuno con il quale condividi
momenti felici, fai attività divertenti; puoi dire che con loro ti senti
gioioso? Con chi per esempio? Nella scheda 2 A scrivi nei riquadri le persone
che incontri con le quali sei felice, poi colora il riquadro corrispondente
nella scheda 2 B e incollalo come indicato sopra la scheda 2 A. In questo modo
avrai tante finestrelle che nasconderanno i nomi delle persone con le quali sei
felice. L’ultimo luogo puoi sceglierlo tu!!” Buon divertimento!!
3° parte - "Percorso di educazione emotiva per bambini e genitori …
Bimbo:
“Mamma che cos’è la gioia?”
Mamma:
“E’ qualcosa che nasce nella pancia e si
espande a tutto il corpo, è piacevole, molto intensa, si prova quando hai
ottenuto ciò che desideri. Può durare a lungo o essere più breve, può comparire
per qualcosa che avviene al di fuori di te (per esempio rivedere un caro amico
dopo tanto tempo, aver vinto una gara sportiva, andare al parco divertimenti
che ti piace di più dopo averlo desiderato tanto), oppure dentro di te (per
esempio avere un pensiero in un certo momento, o sentirti particolarmente bene
una mattina). Puoi chiamarla allegria o felicità, comunque sia, essa è un’
emozione.”
Ecco
una breve e semplice spiegazione che può essere data a un bimbo per spiegar lui
cosa sia la gioia, e poi…via con una serie di esempi per rinforzare l’idea e
permettergli di riconoscerla meglio!
Perché può essere
importante far sì che un bambino sperimenti questa emozione già in tenera età?
Secondo
alcuni studi, persone che hanno fatto esperienze di questa emozione, sin da
piccoli, riescono con maggiori probabilità a riviverla più volte nel corso della
loro vita, e a superare con maggior facilità momenti di sconforto, depressione
e paura poichè non danno così tanta importanza a tali emozioni.
Quando un bambino comincia
a sperimentare la gioia?
Nei
bambini, sembra che la gioia compaia già all’età di 12 mesi, tuttavia il
piccolo seppur in grado di provarla, non è ancora in grado di capire che in un
preciso istante sta vivendo quel particolare sentimento; in pratica la vive
fisicamente ma non vi è la corrispondente rappresentazione cognitiva. Infatti,
pur essendo il bimbo a sperimentare l’emozione, sono le persone che gli stanno
accanto ad accorgersi che lui la sta vivendo; questo è possibile attraverso
segnali precisi quali le espressioni del volto, in particolar modo il sorriso,
e il riso, e anche grazie al movimento concitato di mani e piedi.
L’emozione dei bimbi è
autentica, quella degli adulti … non sempre
Quando
sul volto di un bambino compare un sorriso, esso indica che il bimbo sta
sperimentando in quel momento un’emozione vera, autentica. Crescendo, questa
genuinità, per svariate motivazioni, nel tempo sfuma, tanto da far si che a
volte le persone fingano di provare una particolare emozione. Nel mondo degli
adulti, infatti, ci si può trovare davanti a sorrisi di circostanza o convenienza,
i cosiddetti sorrisi falsi che non corrispondono ad una reale emozione di
gioia, e che possono essere facilmente smascherati solo dei più esperti. (Alcuni
studi di laboratorio hanno mostrato come adulti e bambini possano riconoscere
con facilità immagini di persone che mostrano sorrisi autentici e sorrisi
falsi; tale abilità però non sembra essere applicata alla vita di tutti i
giorni, durante la quale la nostra attenzione è attratta da una serie diversa
di elementi stimolo). Un piccolo trucco per riconoscere un sorriso autentico da
uno falso è prestare attenzione ad alcuni elementi chiave: l’utilizzo del
muscolo orbicularis oculi e i tempi di comparsa e scomparsa del sorriso sul
volto. Se quando una persona vi sorride le si formano tante pieghette attorno
agli occhi, e il suo viso impiega qualche secondo per aprirsi in tale
espressione ed altrettanto tempo per farla svanire, per farla molto semplice,
vi trovate davanti ad un vero sorriso!
Ok!
Lasciamo ora il posto ad alcune attività da fare per divertirvi con il vostro
bambino!!
Clicca qui per scaricare le schede delle attività:
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79ZmY4SE9hQTZXOGM/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79SlpWZkdlZEpnbFU/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79aW9zeGdjbU96NWs/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79ZmY4SE9hQTZXOGM/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79SlpWZkdlZEpnbFU/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79aW9zeGdjbU96NWs/view?usp=sharing
ISTRUZIONI E RIFLESSIONI
PER LE ATTIVITA’ PROPOSTE
Scheda n.1 – L’attività ha lo scopo di attivare il
bambino con tutti i sensi su di un’esperienza di gioia. La consegna potrebbe
essere questa: “In questa scheda puoi completare il quadro della gioia e poi
appenderlo in camera tua, oppure conservarlo in un libro…come preferisci. Sulla
cornice disegna, colora, incolla o scrivi i colori, gli odori, le cose, i
sapori, le parole che associ alla felicità. Puoi disegnare tu, oppure
ritagliare immagini dai giornali, dalla scatola delle merendine, da dove vuoi….
Al centro invece, ti chiedo di disegnare o raccontare un episodio in cui sei
stato molto, molto felice! Buon divertimento!”
Scheda n. 2 - Con
questo gioco si vuole far riflettere il bambino sulle persone che,
quotidianamente, egli incontra e che in modi diversi lo aiutano a provare
gioia. Una modalità per proporre la scheda potrebbe essere questa: “Tutti i
giorni, nei luoghi in cui ti rechi, incontri qualcuno con il quale condividi
momenti felici, fai attività divertenti; puoi dire che con loro ti senti
gioioso? Con chi per esempio? Nella scheda 2 A scrivi nei riquadri le persone
che incontri con le quali sei felice, poi colora il riquadro corrispondente
nella scheda 2 B e incollalo come indicato sopra la scheda 2 A. In questo modo
avrai tante finestrelle che nasconderanno i nomi delle persone con le quali sei
felice. L’ultimo luogo puoi sceglierlo tu!!” Buon divertimento!!