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Percorsi di gruppo: ovvero psicologia "pret-à-porter"


Psicologia "pret-à-porter" nasce dall'idea che la psicologia debba essere pratica e fruibile da tutti nella propria quotidianità. Ognuno di noi, consapevolmente oppure no, ogni giorno utilizza e fa psicologia: ad esempio quando comunica con gli altri, scegliendo il proprio abbigliamento, individuando le persone con le quali relazionarsi, ecc. E allora perchè non conoscerla meglio per migliorare la qualità della nostra giornata?

LA FILOSOFIA DI PSICOLOGIA "PRET-à-PORTER"

“Prêt-à-porter” significa letteralmente “pronto da indossare”, ed è un linguaggio usato nel settore della moda … ma chi ha detto che la psicologia non possa essere qualcosa da indossare tutti i giorni? Al lavoro, in famiglia o con gli amici?
Immagina di poter indossare tutti i giorni un bel vestito che ti faccia sentire bene con te stessa e con gli altri, che ti permetta di entrare ad un galà elegantissimo come anche nella palestra del paese, senza farti sentire a disagio per le persone che incontrerai o per quello che sei… come ti sentiresti?
L’idea di unire la psicologia alla vita pratica e quotidiana di tutti ha portato all’invenzione della dicitura “PSICOLOGIA “PRET-à-PORTER”, sotto la quale verranno raccolti ed attivati corsi specifici volti ad affrontare tematiche che interessano ognuno di noi, quali per esempio: la comunicazione, l’autostima, l’ansia e lo stress, la difficoltà di avere a che fare con figli adolescenti, la genitorialità, la maternità e l’arrivo di un bimbo, ecc.. ecc..
Con psicologia pret-à-porter la psicologia cambia vestito, abbandona i libri e le bocche degli esperti e diventa pratica e fruibile nella realtà quotidiana delle persone.

A COSA SERVE?

Una psicologia quotidiana, semplice e concreta serve a:
- migliorare la qualità della propria vita a più livelli (comportamenti, emozioni e stili di pensiero) 
- promuovere il cambiamento 
- potenziare le risorse personali o individuarne di nuove 
- acquisire nuove abilità, competenze, strategie o migliorare quelle già possedute 
- diventare parte di un gruppo dal quale attingere risorse e al quale darne
Con degli esempi pratici è più semplice capire:

a. COMUNICAZIONE - Angelo, 43 anni, lavora come impiegato presso una ditta di trasporto internazionale, è una persona generosa ed altruista ed è solito accettare senza lamentele tutti gli incarichi che i propri superiori gli affidano; inoltre, non sapendo dire di no a nessuno, Angelo, spesso aiuta colleghi in difficoltà e accetta di svolgere parte del loro lavoro, anche se questo comporterà, per lui, un carico extra di lavoro. La quantità di lavoro accumulata durante la giornata è talmente tanta che per restare al passo con le attività quotidiane che una ditta di trasporti svolge, Angelo è costretto a portarsi a casa il lavoro o fermarsi in ufficio fino tardi la sera. La famiglia di Angelo inizia a soffrire della situazione, ed in modo particolare i figli che non riescono a trascorrere tempo con il padre se non qualche ora nel week end, giorni in cui Angelo è stanchissimo a causa della settimana lavorativa. Angelo vive con senso di colpa la situazione familiare e con crescente rabbia e frustrazione quella lavorativa. L’uso di una psicologia quotidiana, semplice e concreta, nel suo caso serve a: 
- riconoscere l’esistenza dei propri bisogni di persona, ancor prima che padre o impiegato 
- individuare ed accogliere le motivazioni che sottostanno alla difficoltà di “dire no” 
- acquisire la capacità di “dire no” (dove con no si intende anche lo spiegare che non si riuscirà a finire in un certo tempo e posticipare l’incarico o suggerire l’affido a terzi).
Angelo è stato aiutato a riconoscere l’esistenza di propri bisogni ed in seguito a modificare il proprio stile comunicativo da passivo (dire sempre di sì) ad assertivo (imparare a dire no o motivare una risposta negativa), che gli procurava senso di colpa e rabbia. 

b. AUTOSTIMA - Chiara 15 anni, iscritta al liceo sociopsicopedagogico, inizia ad avere uno scarso rendimento, ha paura di venire bocciata, così come le è già capitato il primo anno. Ha poca fiducia in se stessa e nelle proprie capacità, crede di possedere molti difetti e poche qualità e se una persona le fa un complimento o apprezzamento pensa di essere presa in giro, è deconcentrata a livello scolastico e non riesce ad organizzarsi nello studio. Chiara ha bisogno di essere aiutata a:
- Disegnare la propria immagine ideale di adolescente (chi è? Quali risultati vuole ottenere? Quali sono i suoi obiettivi?) e valutare se è un’immagine realistica o falsata 
- Fare una valutazione dei propri successi ed insuccessi sia scolastici che extrascolastici (sport, vita sociale, volontariato) nel corso degli anni e non solo di questo momento 
- Individuare le proprie qualità e confrontarle con quelle che gli altri individuano in lei 
- Organizzare il proprio metodo e tempo di studio 
Chiara in un momento di difficoltà scolastica dovuta ad una mancanza di metodo ed organizzazione ha perso fiducia in se stessa, dimenticandosi di tutto ciò che di positivo ha fatto in passato e puntando il dito solo sui propri difetti tralasciando completamente le proprie qualità.

c. ANSIA - Marisa 46 anni, casalinga, soffre di ansia, ha paura di stare male (vomitare) quando esce di casa e si trova in mezzo alla gente. La sua paura è diventata talmente forte che inizia a disdire le cene con gli amici, inventarsi scuse per non uscire, non mangiare per pranzo o cena se sa che nelle prossime ore deve uscire di casa. A Marisa la psicologia serve per:
- valutare realisticamente quando e cosa è capitato 
- Comprendere quali sono i pensieri irrazionali che scattano nella sua testa e guidano il suo comportamento 
- Accogliere le emozioni 
- Attraverso una analisi globale e capillare portare a modificare i pensieri disfunzionali che innescano la reazione di paura-fuga dalla situazione e di conseguenza abbassare l’ansia. 

A CHI PUO’ SERVIRE?

Una psicologia facile, pratica e quotidiana può servire ed essere d’aiuto a uomini e donne, ad un adolescente, un manager, uno studente, una coppia di genitori, un impiegato così come ad una casalinga o una maestra. Non c’è limite di età, sesso o razza al voler stare bene e vivere con se stessi e con gli altri meglio.
Dai libri alla vita pratica, dagli esperti alle persone comuni, dalle parole difficili e tecniche ad un linguaggio semplice e concreto … la psicologia cambia vestito e diventa “pret-à-porter”, QUOTIDIANA, SEMPLICE E CONCRETA.

PERCORSI DI GRUPPO O EVENTI ATTIVI

Per conoscere quali percorsi sono attivi o se sono programmati degli incontri informativi, consulta http://www.lapoltronadellopsicologo.it/p/eventi.html.