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venerdì 26 febbraio 2021

STORIE DI STRAORDINARIA PANDEMIA E ADOLESCENTI

I dati parlano chiaro: i giovani stanno stanno sempre più male.
Autolesionismo, rabbia, depressione ed ansia, tentati suicidi, revenge porn e abuso di social.
Come aiutarli e aiutare le famiglie in difficoltà? 



Da circa 12 mesi gli adolescenti si trovano a fare i conti con numerosi divieti fino a poco tempo fa inimmaginabili. Chi avrebbe mai pensato di vivere una vita "mascherato" non solo il giorno di carnevale? Non potersi scambiare una coca cola con il proprio migliore amico smezzando un panino per merenda? O non poter abbracciare l'amica del cuore e dare un bacio ai nonni?

La pandemia, con le sue distanze, le chiusure, l'impossibilità di stare insieme, ha portato tutti a fare fatica, ognuno ne risente ed è messo a dura prova in modo diverso; ma quali sono le conseguenze di questo lock down collettivo e a lungo termine sugli adolescenti?

L'adolescenza è il periodo delle grandi sfide, dei cambiamenti fisici ed emotivi, un periodo di sviluppo cerebrale che si concluderà solo intorno al compimento del ventesimo anno di età con il raggiungimento di un maturo pensiero razionale, del ragionamento, del maggior controllo degli impulsi e della valutazione delle decisioni.  E' anche il periodo della vita in cui la socializzazione e l'identificazione con il gruppo dei pari gettano le fondamenta per lo sviluppo della propria identità ... ed esattamente in questo momento di transizione e costruzione così delicato, gli adolescenti  ne stanno soffrendo come mai prima. A dirlo sono alcuni dati significativi:

1) l'aumento dei casi di tentato suicidio, cercato come estrema richiesta di aiuto o agito in modo inconsapevole per partecipare ad un gioco online.  

2) l'aumento di atti autolesionistici quali tagli su braccia o gambe, come manifestazioni di una forte rabbia agita contro se stessi ma che al contempo libera da una sofferenza dell'anima più interna e profonda. 

3) l'aumento dei comportamenti aggressivi verso i genitori o terzi

4) l'aumento di ansia e depressione.

Agiti estremi che spaventano e che spesso i genitori faticano ad accettare per vergogna o paura di esser giudicati colpevoli o inadeguati agli occhi degli altri; richieste di aiuto che arrivano ai servizi in modo tardivo o che non arrivano affatto e che non portano a risoluzione  perchè "il tempo guarisce tutte le ferite" in questo caso non funziona.

5) un uso smisurato di cellulari, tablet e pc al di fuori della DAD o del mantenimento delle relazioni familiari. Nell'era della pandemia,  a fronte di una sempre maggior solitudine sociale, si evidenzia una iperconnessione digitale in crescita esponenziale, spesso agita  per occupare quel tempo lasciato vuoto dagli amici, dallo sport e dalle uscite. Diminuiscono i controlli dei genitori e i ragazzi si trovano da soli nel mare di internet; navigare nella rete espone al rischio di incontri spiacevoli, favorisce episodi di cyberbullismo e revenge porn a causa della pubblicazione indiscriminata di fotografie personali. Il web diventa un luogo dove perdersi e che fa perdere  il sonno, come raccontato dai giovanissimi che si addormentano ad orari assurdi  perchè perdono la percezione del tempo trascorso sui dispositivi. 
Alberto Pellai, medico e psicoterapeuta che da anni lavora, progetta e scrive di infanzia, preadolescenza ed adolescenza suggerisce di non dare un cellulare a ragazzini al di sotto dei 14 anni per i numerosi rischi che questo comporta. Se vi sembra un suggerimento estremo, prendetevi una serata di tempo per guardare il documentario "The social dilemma" e comprendere perchè proprio gli "esperti della Silicon Valley, che lavorano per progettare le tecnologie che uncinano i nostri figli quasi sempre dichiarano di non renderle disponibili ai propri".

Cosa fare davanti a questo sconfortante scenario? 
I punti da cui partire sono tanti: 
  • genitori riprendetevi l'autorevolezza del vostro ruolo senza paura: i ragazzi hanno bisogno di genitori che diano regole e limiti e non amici;
  • posate il vostro cellulare e proponete alternative: un gioco insieme, una passeggiata, guardare un film, cucinare, ecc.;
  • parlate con loro, interessatevi al loro mondo, ai loro interessi, chiedete e mostratevi autenticamente interessati;
  • vigilate sull'uso delle tecnologie e limitatene i tempi;
  • chiedete aiuto a un professionista o a un servizio quando avete dubbi o si evidenziano comportamenti preoccupanti;
  • non lasciate passare del tempo prezioso pensando che tutto passi.



Riferimenti sitografici:
http://formazionecontinuainpsicologia.it/cambiamenti-sociali-ed-emotivi-durante-adolescenza/?utm_source=mailup&utm_medium=email&utm_campaign=Mailup.

https://www.huffingtonpost.it/entry/i-giovanissimi-si-tagliano-e-tentano-il-suicidio-mai-cosi-tanti-ricoveri-prima-della-pandemia_it_6006f714c5b697df1a09146e.

https://www.ilsole24ore.com/art/ragazzi-raddoppiano-tempo-online-adulti-dimezzano-regole-ADxmZYIB.