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mercoledì 6 novembre 2019

EMDR: una scoperta casuale camminando nel parco


Quante cose si scoprono per caso? Così, senza che ci sia una consapevole intenzione; il momento è quello giusto, le condizioni ottimali e ... ta-ta ... fortuitamente si scopre qualcosa di importante. 
E proprio così nasce l'EMDR, comparendo in modo del tutto inaspettato  agli occhi di Francine Shapiro. 

"Un giorno, passeggiando in un parco, notai che alcuni pensieri inquietanti che avevo erano improvvisamente spariti; notai inoltre che quando ritornavo con la mente a quei pensieri essi non erano più disturbanti e presenti come prima. L'esperienza mi aveva insegnato che i pensieri disturbanti (...) tendono a manifestarsi fino a quando coscientemente si fa qualcosa per fermarli o cambiarli. Ciò che mi colpì quel giorno fu che i miei pensieri disturbanti stavano sparendo e modificandosi senza alcuno sforzo cosciente." - (Shapiro F., EMDR  desensibilizzazione e rielaborazione attraverso movimenti oculari, MC Graw-Hill, Milano, 2000). 

Da quel momento iniziarono prima le osservazioni, il notare che mentre gli occhi si muovevano diagonalmente i pensieri negativi e la carica emotiva ad essi legata si affievoliva notevolmente, e successivamente gli studi. Nel Maggio 1987, una scoperta del tutto casuale, diventa l'inizio di una terapia che ad oggi è in grado di aiutare tantissime persone: in quell'anno nasce l'emdr. 

Dopo 32 anni dalla scoperta, gli studi scientifici, per spiegare come funzioni e perché questo strumento abbia esiti positivi, continuano ad essere condotti nei laboratori delle università o dei centri di ricerca, nelle cliniche e negli ospedali di tutto il mondo. Le prime terapie furono condotte con vittime di stupri o di molestie, con i reduci del Vietnam, tutte persone altamente traumatizzate e con una diagnosi di disturbo da stress post-traumatico sulle spalle; ma ad oggi sono sempre di più i contesti nei quali, terapeuti esperti, applicano e sperimentano i risultati di questa singolare scoperta.
Francine Shapiro, scomparsa proprio quest'anno, ha lasciato un'eredità importante a tutti i terapeuti che  con passione e impegno mettono questo strumento al servizio dei propri pazienti.


"Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato."
(Nelson Mandela)