che credono ancora nella magia delle emozioni".
Nella
prima parte abbiamo lavorato, da un punto di vista pratico, sulla rabbia che il
bambino osserva nelle altre persone, questo perché, solitamente, è più facile
osservare comportamenti, modalità relazionali, parole, nell’altro prima di
riuscire a compiere tale operazione su noi stessi. Basti pensare a quanto sia
facile criticare un’altra persona in modo brusco e intransigente e quanto siamo
più indulgenti nei nostri confronti quando si ripropone lo stesso
atteggiamento/situazione e qualcuno ce lo fa notare.
In
questa seconda parte il genitore dovrà accompagnare il bambino a comprendere la
propria rabbia, quali sono i suoi atteggiamenti, in quali situazioni si
manifestano, cosa celano dietro.
Un
lento e graduale percorso di consapevolezza all’interno del “proprio mondo”,
ovvero di sé.
L’esercizio
1 ha lo scopo di riflettere sulle parole che il bambino utilizza nei confronti
degli altri o anche di se stesso quando si arrabbia. Iniziare a valutarle: sono
le stesse utilizzate dai genitori/nonni/amici? Sono adeguate alla sua età?
Arrabbiarsi in determinate occasione è una modalità propria del bambino o c’è
stato un apprendimento per imitazione da quello di un altro adulto? (cioè il
bambino si arrabbia per qualcosa che sente vero per lui o ripropone la rabbia nelle
situazioni in cui si infuria il papà o la mamma?)
L’esercizio
2 vuole permettere al bambino di identificarsi con chi riceve la sua rabbia:
come si sente questa persona davanti a ciò che si è sentito dire? Quali
emozioni prova?
Se
è particolarmente difficile per il bimbo compiere questo processo mentale, può
essere opportuno fare un passo indietro e partire da: “come ti senti quando
mamma/papà sono arrabbiati con te e ti dicono certe parole?”
L’esercizio
3 ha invece il fine di aiutare i bambino a capire che è possibile dire ciò
che pensa o sente senza necessariamente
ferire l’altra persona. Quindi esprimere i propri sentimenti, partendo dal “ Io
mi sento…” senza dover accusare l’altro con frasi quali “Tu sei / hai fatto…..”
Spesso
la rabbia nasconde tristezza, frustrazione, paura, senso di svalutazione, ecc…
aiutiamo il bambino a verbalizzarle per trasformarle in una comunicazione più
costruttiva.
Scarica e le schede, e ... buon divertimento!
clicca qui per scaricare (https://drive.google.com/file/d/0B2B16-ORoT79b0M1QllNSU9uMnc/view?usp=sharing)
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