Le persone anziane, ci raccontano
storie di altri tempi, storie che a volte sembrano lontane anni luce dalla
realtà che viviamo oggi. Racconti che sembrano usciti da vecchi film in bianco
e nero …. Quelli di Don Camillo e Peppone per esempio. A me piace chiacchierare
con la mia nonna perché posso fare il confronto tra quello che accade ai giorni
nostri e quello che invece avveniva anni fa. Le cose sono molto cambiate, a
volte in bene, altre volte in male; e anche per quanto riguarda il tema che
tratteremo oggi ci sono notevoli
diversità con il passato.
Una volta per esempio era raro
che una coppia genitoriale si separasse, e nelle realtà dei piccoli paesi,
quando questo avveniva era quasi uno scandalo. Era molto più probabile trovare
coniugi che decidevano di rimanere insieme nonostante l’amore fosse finito.
Oggi invece, la separazione e il divorzio sono situazioni che si verificano
molto spesso e non stupiscono più come allora.
Quello che a noi interessa
discutere è la separazione di mamma e papà in presenza di uno o più bambini.
Non è raro sentire dire da un
genitore “abbiamo deciso di restare insieme anche se le cose vanno male, per
nostro figlio/a”, oppure “se non mi separo è per il bene dei bambini, loro non
capirebbero”. A mio avviso, la domanda che dovrebbe trovare una risposta
sincera è: “questa situazione è mantenuta veramente per il bene dei bambini o
per una motivazione più profonda di lei genitore?” Laddove per motivazioni
profonda si intendono una molteplicità di cose, per esempio difficoltà a rompere
con il partner, senso di colpa, problematiche nella gestione economica ed
abitativa, paura del giudizio degli altri, pressioni da parte della famiglia,
ecc.. Molto spesso il reale motivo che si nasconde dietro una mancata
separazione è da ricercare proprio in una difficoltà personale del genitore a
rompere con il proprio compagno/a.
Per un bambino la separazione dei
genitori è sicuramente una sofferenza, ma lo è ancor di più vivere
quotidianamente con mamma e papà che combattono un duello all'ultimo sangue;
per quanto possa sembrare strano e non condivisibile, bambini che si trovano ad
essere testimoni in modo continuo di litigi, insulti, discussioni, o che devono
fare gli amici e i confidenti di papà o mamma, o ancor peggio da arbitri, nel
momento in cui i genitori si dividono, appaiono quasi sollevati dal non dover
più convivere con tutto ciò.
Qualche volta accade che,
bambini, che si trovano a vivere situazioni di disagio, come appunto, la
separazione dei genitori possano manifestare comportamenti insoliti, quali
pianto frequente, ansia da separazione, disturbi del sonno, enuresi ed
encopresi, irritabilità e apatia. Tali disturbi, possono venire contenuti e
sensibilmente ridotti se non completamente risolti con una adeguata gestione
dall’evento traumatizzante (separazione) da parte dei genitori stessi.
Elenco di seguito qualche
suggerimento utile allo scopo:
-
Verbalizzare con il bambino quanto sta
accadendo. Non dire nulla per paura di ferirlo è ancora peggio; lui/lei vede
chiaramente quanto sta succedendo, quindi parlare in un linguaggio adeguato
permette al bambino di crearsi un’idea della realtà molto migliore di quella
che si costruirebbe lui, in assenza di spiegazioni da parte dei genitori
-
Evitare di metter in cattiva luce l’altro
genitore con commenti, colpevolizzazioni, parolacce. Per un figlio i genitori
sono entrambi dei modelli e dover scegliere da che parte schierarsi crea in
loro un conflitto interiore profondo
-
Dare un nome alle emozioni che il bimbo sta
vivendo, senza aver paura di parlare di tristezza o paura. Far finta che non
esistano non significa che non esistano davvero, in questo modo gli si insegna
solo a reprimere qualcosa che in realtà è molto vivo.
-
Non far pagare al bambino il conto di una
responsabilità che non è sua, maltrattandolo, mostrandosi irritati, nervosi e
pronti all’esplosione; non è sua la colpa di quanto successo, e per quando sia
umano, per i genitori, vivere sentimenti fortemente spiacevoli, ci sono luoghi
e specialisti adatti per fornire un valido aiuto alla loro gestione.
Una
separazione non è mai una cosa semplice da gestire, ma è necessario che i
genitori si fermino un attimo e mettano in atto una condotta tutelante rispetto
ai propri piccoli.
Libri
consigliati:
Francescato
D., (1992), Quando l'amore finisce, Il Mulino, Bologna.
Andolfi M., (2001), (a
cura di), La crisi della coppia, Raffaello Cortina Editore, Milano.