Il test dei "marschmallow", fu somministrato per la prima
volta nel 1972 dallo psicologo Walter Mischel della Standford
University. Scopo del test era lo studio sulle capacità, dei soggetti partecipanti al test, di posticipare nel tempo la propria soddisfazione. Ogni bambino viene lasciato, da solo in una stanza, per quindici
minuti con davanti un marshmallow e la promessa di
averne un'altro se saprà resistere alla tentazione di
mangiarlo. Il test valuta la capacità di scegliere
tra una immediata soddisfazione e la gratificazione differita, indicativa, secondo gli studiosi,
di un maggiore sef control e predittiva di un maggior successo nell'età
adulta.